I proverbi e i modi di dire lucerini sono tanti. Di solito la loro origine è lontana e frutto di culture passate. Molto spesso hanno alle loro spalle un riferimento ben preciso, ovvero una storia e un significato, che non molti conoscono, dato che si tratta di detti appartenenti alla tradizione, alcuni scomparsi e altri poco in uso. Allora, non è mai troppo tardi per riproporli e questa rubrica offre un’opportunità piacevole, e speriamo interessante, per saperne di più.
” È FESSE, PARE ‘A CANDINE DE FAVECIULE “
Traduzione: Caspita, sembra l’osteria di Falcione.
Significato: E’ un luogo chiassoso e caotico.
Curiosità: La cantina di Faveciule era una famosa osteria di Lucera. Una volta, gli anziani e i lavoratori, alla fine della giornata lavorativa, si recavano “a candine” per incontrarsi, bere del vino, giocare a carte e aggiornarsi sulle vicende cittadine. Si trattava di solito di locali dove il fumo dei sigari e delle pipe appestava l’ambiente, con tavoli che occupavano ogni spazio utile, attorno ai quali si sedevano gli avventori. Di solito essi accompagnavano il gioco delle carte, con urla e frasi scurrili, bestemmiando, quando la partita andava male, e battendo violentemente i pugni sul tavolo quando giocavano una carta importante. Solitamente la posta era ”tre quàrte de vìne e ‘na gazzose” ovvero ¾ di vino e ¼ di gassosa.
Rubrica di Lino Montanaro & Lino Zicca