E’ giunto alla tredicesima edizione, e si svolgerà il prossimo 26 novembre, il Concorso dedicato a P. Angelo Cuomo, Giuseppino del Murialdo. Il Concorso, organizzato dall’Associazione degli Ex allievi dell’Opera San Giuseppe, ha l’obiettivo di mantenere viva la testimonianza del servo di Dio, ed è aperto alla partecipazione degli alunni delle scuole cittadine. Nella mattinata di sabato 26 novembre gli studenti si riuniranno presso il Convitto Nazionale “R. Bonghi”, per l’elaborazione di opere grafiche e componimenti letterari, dedicati alla figura di P. Angelo. Tutti i lavori, saranno esaminati da una apposita commissione, che proclamerà i vincitori nel corso di un evento pubblico che si svolgerà, presumibilmente, nel mese di marzo 2017. Gli stessi lavori, saranno oggetto di una apposita mostra aperta al pubblico.
Una figura mai dimenticata, quella di P. Angelo: un “insegnante” simpatico, un presbitero credibile, un religioso attivo, intraprendente; un uomo che ha lasciato un segno nella vita di tanti che lo hanno incontrato. Il nome di Padre Angelo è caro, e ben noto, a tutti i lucerini. Fu lui che, arrivato a Lucera nel 1936, si rese subito conto delle necessità occorrenti, soprattutto dei giovani e delle famiglie e, ritenuti insufficienti gli spazi della chiesa e dell’oratorio di “S. Caterina”, dato il gran numero dei ragazzi che li frequentavano, pensò di realizzare un’”Opera Nuova”. Attraverso numerose (e insistenti) iniziative, riuscì ad ottenere, non senza enormi difficoltà, la donazione del terreno su cui far sorgere l”Opera Nuova”, e con straordinari espedienti, raccolse i fondi necessari per costruire un oratorio, una chiesa e un teatro che dedicò, tutti, a San Giuseppe. L’Opera, rappresenta, tutt’oggi, una realtà di cui sentiamo grande bisogno.
Per questo, Padre Angelo rappresenta una storica figura della vita sociale e civile della città di Lucera: un precursore, uno dei promotori, e fattivo realizzatore, di un grande sogno di solidarietà e di accoglienza. Tutto ciò lo si deve proprio, al suo carattere di “scuola” che ha sempre esercitato. Egli ha svolto la sua missione apostolica, basandosi proprio sull’accoglienza e sull’educazione dei giovani, diventando per loro un “modello”, alla stregua di un “calco” del quale acquisire la forma, offrendo la minor resistenza possibile. Ecco perché, in tanti, anche a distanza di molti anni, riconoscono la grandezza del loro modello e ne continuano ad ammirare le meraviglie che ha saputo compiere. E’ straordinario come ci si sia potuto “fidare” di qualcuno senza tante discussioni, senza troppi pre-giudizi, basandosi unicamente sulle sue azioni. La “maestria” di Padre Angelo, è sempre stata fondata sulla sua capacità di stabilire un bellissimo rapporto personale con ciascuno. Questo rapporto era essenzialmente di tipo affettivo, sottolineato da un immancabile sorriso. La sua maestria, si manifestava in ogni istante della sua vita e della sua giornata: era capace di raccontare favole ai ragazzini, cosi come affrontava ragionamenti complessi con i giovani più adulti. Per tutti, aveva parole giuste e opportune. Egli è stato maestro e educatore instancabile e generoso, uno splendido esempio per tutti, di dedizione e di apostolato attivo.
Lucera, 19 novembre 2016
Ex allievo
Antonio BARBARO