“U scejavalire”, Quadernetto di – Romano Petroianni (leggi biografia)
È un termine poliedrico, in uso ancora nel linguaggio di Lucera, tradotto impropriamente con “Il cavaliere”; il significato spazia, secondo l’intenzione dei nostri predecessori, cosa particolarmente strana, da valore negativo, (per incapacità) a valori positivi (per scaltrezza, furberia e signorilità).
La immediata e superficiale lettura lo farebbe derivare dal francese “Chevalier”, proprio per la casuale coincidenza sia della pronuncia sia della forma grafica “Schevalié”.
E ciò verrebbe accettato per vero, perché concorda con i tantissimi termini che imperano nella lingua italiana.
Invece è un temine prettamente italiano e, cosa a mio parere bella, di origini dialettali dell’Italia meridionale..
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