Letizia Vicidomini ospite di Cremeria Letteraria (Lucera, Piazza Duomo, 18) il 03 dicembre alle ore 20:45 per presentare il suo ultimo libro “La ragazzina ragno” (Uso Mursia Editore). Dialoga con l’autrice la blogger Luciana Fredella.
In una palazzina nella parte alta di Napoli vive un ragazzo diciottenne, muto e imprigionato dentro un corpo sgraziato e grande. L’intelligenza e l’acume che brillano nella testa e nei pensieri di Demetrio sono il suo tesoro, il silenzio che lo caratterizza lo rende spesso quasi invisibile agli altri. Però Demo, come lo chiama la madre, vede e sente cose che nessun altro conosce. Sa, per esempio, che nell’appartamento al primo piano vive una ragazzina quindicenne dal nome esotico di Maya, scelto in omaggio a una soap messicana.
Da bambina piagnucolosa e morbosamente attaccata al padre, un fallito senza speranza, è diventata rapidamente una piccola donna dalle idee molto chiare. Demo ha capito che la “ragazzina ragno” – così la visualizza nella mente da anni – allunga le zampe come un insetto al centro della delicatissima ragnatela che
tesse, e non ha paura di niente e di nessuno. Non sa nulla di quanto realmente faccia, ma ne intuisce la forza.
Infatti, Maya, insieme al fidanzato ventenne, ha creato un giro di attività legato alla vendita di immagini porno e chat erotiche, nel quale coinvolge compagne di scuola, e ricatta senza troppi scrupoli adolescenti fragili e clienti maturi. Le ragazze si prestano a spogliarsi e fare sesso virtuale davanti a una webcam; le più agguerrite arrivano a concedere favori sessuali a uomini che incontrano nei bagni dei centri commerciali, oppure nei labirinti delle facoltà universitarie. La base operativa è casa della ragazza: con i genitori sempre assenti e il fratello Gennaro praticamente sigillato in un mondo di videogiochi e relazioni virtuali, Maya può fare ciò che vuole, C’è un andirivieni di amiche, in certi pomeriggi, che Demo monitora ascoltando dalla sua stanza oppure mettendosi seduto nelle scale del condominio, poi una sera sente qualcosa di strano.
Un urlo soffocato, rumore di oggetti scagliati, infine un silenzio innaturale che proviene dall’appartamento dove invece c’è sempre casino, passi frettolosi sul pianerottolo. Hanno ucciso la ragazzina ragno, annegata nella vasca da bagno, la casa sembra stata frugata alla ricerca di qualcosa.
Suo fratello è sparito e diventa immediatamente il primo indiziato: non ha una vita sociale, sta sempre chiuso nel proprio mondo, ha bisogno di soldi, potrebbe aver perso il controllo in una lite. Gennaro però viene ritrovato il giorno successivo, mentre vaga sotto choc senza saper spiegare quello che è accaduto, vittima di un blocco di rimozione del ricordo.
Sarà Anna Cuomo, cancelliera al Tribunale di Napoli nonché vicina di casa della vittima, a cercare di capirci qualcosa. È una morte difficile e dolorosa da accettare: una giovane vita che si spegne è sempre un oltraggio al futuro che avrebbe potuto avere, e lei ha due figlie, una delle quali coetanea di Maya.
Anna è anche appassionata di indagini e casi giudiziari, quindi si rivolge al suo zio preferito, l’ex commissario Andrea Martino, per sciogliere quella matassa intricata. Insieme riusciranno a trovare il bandolo, uniti dalla stessa voglia di giustizia. Demetrio, il ragazzo muto, diventa l’elemento chiave per scoprire chi fosse veramente la giovane vittima. Tra chiacchiere raccolte in giro, conversazioni gestuali, pettegolezzi e indizi, Anna capirà chi l’ha assassinata e le motivazioni del gesto, lasciando poi che la legge faccia il suo corso. Nelle pieghe dure di questa storia, come spesso accade, rifiorisce il bene. I genitori di Maya si ritrovano vicini, perdonandosi reciprocamente i molti errori, riuniti nel dolore e con lo scopo comune di aiutare almeno il figlio Gennaro.
Lo mandano a Monaco di Baviera, nella pizzeria di parenti, allontanandolo da una città che non sa offrirgli un futuro. Nel frattempo, Anna, che durante il periodo nel quale ha indagato sulla morte di Maya ha dovuto affrontare una profonda crisi matrimoniale, prova a ritrovare la felicità perduta. Letizia Vicidomini è nata a Nocera Inferiore ma è cittadina onoraria di Napoli, scenario privilegiato delle sue storie. È speaker per le maggiori emittenti nazionali e regionali (RTL 102.5, Kiss Kiss, Radio Marte, Radio Punto Nuovo), attrice per passione e voce pubblicitaria. Di recente alcuni suoi scritti sono diventati pièce teatrali a opera dell’attrice e regista Ramona Tripodi. La prima pubblicazione è del 2006, il romanzo “Nella memoria del cuore” edito da Akkuaria, così come “Angel” del 2007. Nel 2012 pubblica la storia ambientata tra la Puglia e l’Argentina, “Il segreto di Lazzaro”, edito da CentoAutori e impreziosito dalla prefazione di Maurizio De Giovanni. Passa poi al genere noir con “Nero. Diario di una ballerina” il quale entra nella sestina dei finalisti del premio Garfagnana in giallo 2015 e Menzione speciale al Festival Giallo Garda.
A ottobre 2021 ha vinto il premio della settima edizione del concorso letterario del Festival Giallo
Garda con il romanzo “Il segreto di Lazzaro”.