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VI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C | commento al Vangelo Domenicale di Don Arturo Di Sabato

Don Arturo Di Sabato | Lucera
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don-arturo-di-sabato-1Rubrica – “A contatto con il Vangelo – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.

Il seme della Vita | VI Domenica del Tempo Ordinario- Anno C
17 Febbraio 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (6,17.20-26)

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame,perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete,perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.  Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi,perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete,perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

“BEATI VOI”

Carissimi,
celebriamo la sesta domenica del tempo ordinario, nella pagina odierna del Vangelo incontriamo le Beatitudini, esclamazioni cariche di forza e speranza, indirizzate da Gesù ai discepoli per attestargli che ciò che lui vive o compie è benedetto da Dio. A differenza delle otto del discorso di Matteo, in Luca le beatitudini sono quattro (ed espresse alla seconda persona plurale) e vengono opposte a quattro annunci di sventura. Perché? Gesù, si trova in un luogo pianeggiante nel litorale di Tiro e Sidone (attuale Libano) dove ha scelto i Dodici dopo una notte di preghiera e lasciandosi andare a dice: «Beati voi poveri, che ora avete fame… che ora piangete, che ridete che sarete perseguitati perché vostro è il regno di Dio.»

Chi è il povero? Povero è colui che riconosce che la vita, e con essa tutto, ciò che gli è stato donato. Riconosciamoci poveri! Bisognosi di tutto, mendicanti di amore, bisognosi degli altri per vivere.«Beati voi che piangete»: non perché Dio ama il dolore; ma perché Lui sta con noi contro il dolore. Dio è vicino a chi ha il cuore ferito! Non c’è risposta alla domanda del “perché proprio a me”, “perché ad una persona giovane e buona” ,che sorge sulle labbra di coloro che soffrono, che piangono; ma può essere segno della vicinanza di Dio fermarsi accanto a loro in silenzio, asciugando le loro lacrime. Ricordiamoci che le beatitudini sono il più grande atto di speranza del cristiano, cambiano il cuore sulla misura di quello di Dio.

Il racconto però, subisce un capovolgimento: dal Beati, Gesù passa al “Guai”! Ci sorprende forse questa parola che pur ricorre nel nostro linguaggio come il Beati. Dio non maledice, è incapace di augurare il male o addirittura di desiderarlo. Si tratta solo di un avvertimento, in modo da prevenire l’uomo a non seguire la via dei malvagi (Sal 1), non accontentarsi di cose vane, di belle parole e preghiere, senza mettere in pratica nulla. Le beatitudini sono la bella notizia che Dio regala vita a chi produce amore, che se uno si fa carico della felicità di qualcuno il Padre si fa carico della sua felicità e che ci chiede di fargli spazio nella nostra vita

Chiediamoci:
1. Qual è il punto che più ci è piaciuto o che più ci ha colpito?
2. Come la folla, noi facciamo di tutto per seguire Gesù?
3. In quali categorie sociali delle persone che sono dichiarate felici (“Beati”) ci riconosciamo?
4. In quali categorie sociali delle persone che sono dichiarate infelici (“Guai”)ci riconosciamo?
5. Gesù prima di parlare ai discepoli, fissa lo sguardo. Noi lo fissiamo su di Lui?

Buona domenica

Vostro don Arturo

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