I proverbi e i modi di dire lucerini sono tanti. Di solito la loro origine è lontana e frutto di culture passate. Molto spesso hanno alle loro spalle un riferimento ben preciso, ovvero una storia e un significato, che non molti conoscono, dato che si tratta di detti appartenenti alla tradizione, alcuni scomparsi e altri poco in uso. Allora, non è mai troppo tardi per riproporli e questa rubrica offre un’opportunità piacevole, e speriamo interessante, per saperne di più.
” VÀ D’O TABBACCARE E FÁTTE DÀ DUJE SOLDE DE TOZZELABBANGÓNE O DE NDERTÍNE “
Traduzione: (Vai dal tabaccaio e compra due soldi di battibancone o di intrattenimento).
Significato: “Era un modo di dire, o meglio una presa in giro dalle mamme o delle nonne che volevano liberarsi momentaneamente dei propri bambini”.
Curiosità: “Una volta, quando i bambini, non riuscivano a starsene tranquilli e si muovevano continuamente, le mamme, allo stremo della pazienza, prendevano una monetina dal vasetto di vetro degli spiccioli, la mettevano nel palmo della mano del bambino, pronunciavano il detto “và d’o tabbaccare e fátte dà duje solde de tozzelabbangóne o de ndertíne”e lo mandavano da un bottegaio amico a fare la commissione. Il commerciante dopo aver ascoltato il bambino, stava al gioco e si prendeva la briga di intrattenere il bambino raccontandogli qualche storiella (cunde). Spesso succedeva che le mamme, quando avevano bisogno di un po’ di tempo in più, aggiungevano al bambino di recarsi, dopo aver svolto la prima commissione, anche da un altro commerciante, dove la scena si ripeteva. A volte l’espressione veniva utilizzata quando si voleva che qualcuno non fosse presente in una determinata situazione. .”
Rubrica di Lino Montanaro & Lino Zicca