Il quartiere “Sóp’i Múre“, è un rione lucerino fatto di un dedalo di stradine e vicoli e di abitazioni pianterreno (suttane) e di un solo piano, situato a ridosso delle antiche mura cittadine, in prossimità di Porta Troia.
Una volta era abitato, perlopiù, da famiglie povere con tanti figli ed era noto non per la sua bellezza architettonica ma per la densità abitativa e per la spiccata vivacità degli stessi. Infatti, i suoi abitanti, senza troppo generalizzare, erano famosi per la loro suscettibilità e litigiosità e per i modi maneschi, tanto da essere definiti “murare ssciarratare“ (murari attaccabrighe).
Per questo, in passato, il nome del quartiere ebbe il “privilegio” di essere usato per indicare in negativo un ambiente o anche una persona.
Il quartiere quotidianamente viveva fra radio a tutto volume, rumori molesti, grida scomposte, parole offensive che, incrociandosi con parolacce, sfociavano spesso in diverbi e litigi. Questi ultimi vedevano come protagoniste donne e bambini: spinte, schiaffi, graffi, tirata di capelli erano all’ordine del giorno. Gli uomini non erano mai coinvolti, perché quando succedeva si verificavano episodi da cronaca nera.
Oggi non è più così, è solamente uno dei quartieri di Lucera.
Lino Montanaro
Credit Foto: Google Map