Fino a non molto tempo fa, le automobili erano un sogno irraggiungibile per la maggior parte delle persone pertanto, il cavallo costituiva il mezzo di trasporto più in uso.
Per evitare il danneggiamento degli zoccoli di questi animali, si ricorreva a una speciale “manutenzione” ovvero a ferrarli. Un lavoro che poteva essere eseguito solo da un artigiano “specializzato”: U FERRACAVALLE.
Costui, con particolare attenzione, inchiodava dei ferri ai loro zoccoli; e, per fare un buon lavoro, doveva forgiare il ferro in modo tale da correggere eventuali difetti della struttura dello zoccolo al fine di consentire al cavallo di poter muoversi correttamente.
Era un lavoro molto richiesto e a Lucera uno degli ultimi ferracavalle fu “Maste Vittorio Apicella”, che aveva la bottega dietro l’abbeveratoio di porta San Severo, da anni demolito.
Qui, sin da prima mattina, si sentiva battere ritmicamente il martello per forgiare i ferri e spesso si avvertiva nell’aria quell’odore acre degli zoccoli bruciati dal ferro caldo che veniva inchiodato su di essi.
Altri, molto apprezzati, erano “Maste Costantino Montuori” e “Maste Cesarino” a Porta Croce
Credits Foto: l900casalese.it