Nel dialetto lucerino esistono delle esclamazioni che, a volte accompagnate da rapidi movimenti delle mani, servono a rafforzare quello che si vuole dire. A esempio l’esclamazione “MEH!” può avere tanti significati, a seconda del tono con cui è pronunciata:
– contemporaneità: MEH! MÒ PUTÌME VATTJÀ U CIUCCE. Ora, possiamo battere l’asino!
-> (Quando si ritrovano più persone con lo stesso nome)
– preoccupazione: MEH! ÀMME FATTE L‘OPERE. Abbiamo fatto teatro.
-> (Solo lui mancava)
– liberazione: MEH! VAVATTINNE. Vattene
-> (Liberami della tua presenza)
– chiarimento: MEH! SCIUGGHJE STU NÚDECHE. Sciogli questo nodo.
-> (Risolvi questa situazione)
– autocontrollo: MEH! MÒ NEN FACÈNNE A CCUSSI’. Ora, non fare così. (
-> Non ti arrabbiare)
– dissidio: MEH! E CH’ÉJE, U PIATTE D’A PÚPE? Che cos’è il piatto del pupo?
-> (Quando la porzione nel piatto è troppo piccola)
– felicità: MEH! VIDA VÌ CHE BBÈLLA JURNATE. Vedi, vedi che bella giornata.
-> (Quando qualcosa va per il verso giusto).
– autoconvincimento: MEH!MEH!MEH! Bene! Bene! Bene!
-> (La situazione si sta mettendo bene).
– apprensione: MEH! CÚME TE SÌ CUMBENATE. Come ti sei combinato!
-> (Dove vai così conciato?)
– disapprovazione: MEH! CÚME SI’ SCUSTUMATE! Come sei scostumato.
-> (Quando ci si comporta in maniera non consona).