U MATREMONEJE LUCERÍNE (IL MATRIMONIO DI LUCERA)
I nostri compaesani che vivono al nord, ormai si sono abituati a cerimonie di matrimonio con trenta/quaranta invitati al massimo. A Lucera, invece, un matrimonio tra pochi intimi significa avere un minimo di 170 invitati. Tra essi non possono certo mancare gli zii, i cugini, con le relative famiglie, quelli che abitano a Lucera e quelli che vengono da fuori, come non ci si può scordare dei cumbare e cumbarille, degli amici intimi, dei vicini di casa, dei colleghi di lavoro.
A Lucera è facile offendersi per un invito mancato anche se tanti, per evitare il regalo, avrebbero fatto a meno di riceverlo.
Arriva il giorno del matrimonio e siccome ci si sposa prevalentemente d’estate, sono un incubo le sudate infernali che devi sopportare per tutta la giornata, tra chiesa e auto, perché è “chic” fare il pranzo nuziale in un locale distante non meno di 100 km dal paese della cerimonia.
Poi c’è l’attesa nel giardino del locale, che deve essere rigorosamente con piscina, aspettando l’arrivo degli sposi per l’aperitivo all’aperto. Infine, il pranzo che dura molte ore, fatto di numerose portate, tanto da augurarsi che fuori ci sia un’autoambulanza. A volte ci sono le cene, che vanno avanti fino alle 2/3 di notte, quando il gestore, per chiudere il locale, deve passare alle minacce.
Tutto ciò perché il lucerino, quando c’è un matrimonio in famiglia, non bada a spese: “S’adda spusà figghjeme e che ci’àmma cacà a facce?” (si deve sposare mia figlia/o, e non dobbiamo fare una figura dignitosa?). Alla fine ben vengano le nostre tradizioni, perché i matrimoni a Lucera con tanto di parenti al seguito, sono troppo belli che non te li scordi facilmente!