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12 Dicembre 2024
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Dialettando 370 – Modi di dire Lucerini

lino-montanaro“Dialettando” , la rubrica di Lino Montanaro propone tutti i giovedì proverbi e modi di dire lucerini, tramandati di generazione in generazione, per non dimenticare le origini della nostra amata Lucera.

DIALETTANDO 370

A Lucera non si dice “Non ti sopporto più!“ ma si dice: “PUZZA JJETTÀ U SANGHE A PEZZÁTE!“ – (Traduzione:Che tu possa buttare il sangue a pezzi!)

A Lucera non si dice “Dobbiamo parlare in confidenza, da solo a solo, senza testimoni ma si dice: “ÀMMA PARLÀ IN GERBA DOMENE“ – (Traduzione:Dobbiamo parlare a quattrocchi)

A Lucera non si dice “Si è offesa e non si fa più vedere“ ma si dice: “SE TERATE I PONDE – (Traduzione: Ha tirato via i ponti)

A Lucera non si dice “Parla chiaramente, e racconta tutto da cima a fondo“ ma si dice: “SCKATT’A PARLÀ, DÌ U CÚNDE U CIUCCE!“ – (Traduzione: Deciditi a parlare e racconta la favola dell’asino)

A Lucera non si dice “ Dovrai scappare a grande velocità“ ma si dice: “T’AGGHJA FFÀ FÚJE A PPÍDE A CÒCCHJE! “ – (Traduzione: Ti farò fuggire con i piedi accoppiati!)

A Lucera non si dice “Queste sono tutte inutili chiacchiere!“ ma si dice: “E CHE TE CRÍDE CHE MÒ SE CÓCE ‘A VÌCCE?“ – (Traduzione: E cosa credi che adesso si cuoce la tacchina?)

A Lucera non si dice “Sei sempre pronta a sparlare del prossimo con ostilità e astio“ ma si dice: “ CA TE POZZE SECCÀ QUÈLLA LÈNGHE FRACÈDE CHE TÍNE “ – (Traduzione: Che si possa seccare quella malalingua che hai! )

A Lucera non si dice “ A quella signora esce il bordo della sottoveste dalla gonna o dall’abito “ ma si dice: “ NGHÈSSCE C’A PECHÈSSCE “ – (Traduzione: Nghèssce (un personaggio con questo nome) con un lembo che viene fuori)

A Lucera non si dice “Tu mangi molto e rapidamente e ti va di traverso“ ma si dice: “ TU SÌ NU LLANGATE, A PPOSTE TE SÌ NNDRUZZATE!“ – (Traduzione: Tu sei un mangione, per questo ti strozzi!)

A Lucera non si dice “ È una coppia dove l’uomo è più alto della donna (o viceversa) “ ma si dice: “ M’ASSEMÈGGHJENE A MAZZE E U PÌVEZE! “ – (Traduzione: Sembrano la mazza e il bastoncino appuntito usati per il gioco della lippa)

 

Anni 30 – San Matteo – 1931 – Foto di E. Cavalli


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