“Dialettando” , la rubrica di Lino Montanaro propone tutti i giovedì proverbi e modi di dire lucerini, tramandati di generazione in generazione, per non dimenticare le origini della nostra amata Lucera.
DIALETTANDO 363
A Lucera non si dice “ È stata proprio un’operazione svantaggiosa i “ ma si dice: “ VÍDE CHE BBÈLL’ACCATTE CH’AGGHJE FATTE! “ – (Traduzione: Guarda che bell’affare che ho fatto! )
A Lucera non si dice “ Mi sto agitando parecchio“ ma si dice: “ ME ‘STÀ NGHJANANNE U SANGHE NGAPE “ – (Traduzione: Mi sta salendo il sangue alla testa)
A Lucera non si dice “ Da qui, fino al tuo matrimonio tutto sarà passato “ ma si dice: “ FIN’A QUANNE TE NZÚRE TE PASSE“ – (Traduzione: Fino a quando ti sposi ti passerà)
A Lucera non si dice “ Tua madre ha un comportamento immorale “ ma si dice: “ QUÈLLA CULAPÈRTE DE MAMMETE “ – (Traduzione: Quella disonesta di tua madre)
A Lucera non si dice “ Si è imparentato con una famiglia di ceto inferiore “ ma si dice: “ È JJÚTE A FFENÈSSCE ND’U LAVARÓNE “ – (Traduzione: È finito in una pozzanghera)
A Lucera non si dice “Devi essere deciso e rapido“ ma si dice: “ STU FATTE BBATTIZZELE E MANNELE“ – (Traduzione: questo lavoro battezzalo e mandalo via)
A Lucera non si dice “ È un commerciante molto furbo “ ma si dice: “ SÓPE U MMISCKE E SÒTTE ‘A MESCISCKE“ – (Traduzione: Sopra le cose di qualità e sotto lo scarto)
A Lucera non si dice “ Non riesce a fare neanche una facile deduzione “ ma si dice: “ NZAPE MANGHE DUJE E DDUJE QUANDE FANNE “ – (Traduzione: Non sa neanche due più due quando fa )
A Lucera non si dice “ È una persona che non riesce a esprimere i propri sentimenti “ ma si dice: “ PARE U SANDE D’ATTÓNE “ – (Traduzione: Sembra la statua di santo di ottone )
A Lucera non si dice “ Non abbiamo fatte discriminazioni“ ma si dice: “ AMME FATTE CIUCCE E MMÚLE VÚNA PEDATE “ – (Traduzione: Abbiamo considerato che che asino e mulo hanno la stessa pedata)
In foto – Anni 60 Via San Domenico Nuovo Ufficio Postale
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