“Dialettando” , la rubrica di Lino Montanaro propone tutti i giovedì proverbi e modi di dire lucerini, tramandati di generazione in generazione, per non dimenticare le origini della nostra amata Lucera.
DIALETTANDO 121
A Lucera non si dice “Situazioni in cui si ravvisa un’assoluta mancanza di idoneità delle persone a ricoprire gli incarichi loro affidati” ma si dice
– “‘A FÈSSE MÁNE E’ CRIJATÚRE, ‘A CÁRTE D’A MUSECHE MÁNE E’ CUCCHÍJRE, ‘A LANDÈRNE MÁNE ‘E CECÁTE”
A Lucera non si dice “Dopo tante privazioni, non riusciamo a raggiungere il nostro scopo” ma si dice
– “ÀMMA STRÈTTE A CURRÉJE, MA TÈNEME ‘A BANDÍRE SÈNZA VÉNNE VÍNE”
A Lucera non si dice ” Approfittando della situazione, ha assunto comportamenti arroganti e pretestuosi” ma si dice
– “À PEGGHJÁTE ‘A VANDALÌZZIJE E À CACCIÁTE ‘A CÁPE D’A FÓRE D‘O SÁCCHE ”
A Lucera non si dice “Si sbaglia di grosso, ho fatto l’impossibile, ma non ho potuto fargli cambiare idea” ma si dice
– “ ‘A QUÌLLE L’À DÁTE ‘U VÍNE NGÁPE, AGGHJE TRUUVÁTE NNÉ PE DDÍJE, NNÉ P’I SÁNDE “
A Lucera non si dice ” Non fa bene niente, è uno che non vale granché” ma si dice
– “ TÉNE ‘I MÁNE SAVEZE, QUÌLL’ÉJE NU GGNELLÁTE”
A Lucera non si dice ” Ha una conformazione fisica molto asciutta” ma si dice
– “ÉJE SÈCCHE CÚM’A ‘NA CÁNA SCURCIÁTE”
A Lucera non si dice ” Da l’impressione di avere possibilità economiche abbondanti perché spende senza porsi limitazioni.” ma si dice
– “PÁRE CHE TÉNE ‘U PORTAFOGLJE A MMÀNDECE, STÁCE SCIALÁNNE “
A Lucera non si dice “Riga dritto altrimenti le prendi“ ma si dice
– “ANGÓRE TE CRÍDE CHE L’AGGHIJA ACCATTÀ ‘I TACCARÁTE!”
A Lucera non si dice “Guardo lentamente le carte da gioco appena ricevute, per vederne il contenuto“ ma si dice
– “STÉNGHE TERZIJÀNNE ‘I CÁRTE “
A Lucera non si dice ” Non fare l’orgoglioso, aspetta, finiamo di discutere “ ma si dice
– “NEN PEGGHJÁNNE U CRÍCCHE, MÒ, VINE A QQUÀ ‘NDÒ VÁJE, FENÍME D’ARRAGGIUNÀ “
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LA RAGIONERIA il nuovo libro di Lino Montanaro e Lino Zicca
“Storie da scuola: Un album di ricordi, di fatti, di aneddoti e personaggi”
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Le storie raccontate in questo libro, che abbracciano un arco temporale che parte dagli inizi degli anni sessanta e finisce nel 1969, nascono nelle aule della storica scuola di Lucera detta la “ragioneria“. Sono storie che potrebbero essere ambientate in una qualsiasi scuola italiana, perchè raccontano vicende che avvengono particolarmente all’interno di ambienti scolastici. Sono quindi storie senza tempo, che raccontano del periodo più importante della nostra vita, quello in cui si comincia a conoscere il mondo attraverso la mediazione di altre figure. E’ infatti, proprio in questa fase della vita che si fissano i ricordi più belli e si vivono le vicende che un giorno si racconteranno con piacere. E’ il momento in cui nascono le relazioni più importanti, gli amori, le passioni e a volte i rancori. La scuola, intesa come comunità di persone orientate a uno scopo, è la protagonista indiscussa di tutto questo. Nel nostro caso è nelle aule dell‘Istituto Vittorio Emanuele II che accadono alcuni avvenimenti, che abbiamo il piacere di leggere in queste pagine.
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