Rubrica – “A contatto con il Vangelo“ – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.
Il seme della Vita | XXII domenica Tempo ordinario – Anno C
1 Settembre 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (14,1.7-14)
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano ad osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti:«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica:”Amico, passa più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
“non metterti al primo posto, Cedigli il posto” (Lc 14,8-9)
Carissimi,
Gesù si reca a casa di uno dei capi dei farisei che lo scrutano, forse lo interrogano. Gesù amava i banchetti in qualunque casa di un uomo giusto o peccatore, per predicare ma anche per condividere la sua missione.
In questo banchetto è lui che scruta tutti i movimenti soprattutto della confusione degli invitati che sceglievano il primo posto e allora racconta la parabola:”Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, cedigli il posto!.” Gesù invita i presenti all’umiltà e alla convivialità fraterna senza gareggiare, perché ciò che conta è essere giusti e buoni cristiani. Invita a non pensare sempre ai nobili, alle persone ricche, ma anche a chi sta ai margini della strada; solo in questo modo si può ricevere la giusta ricompensa.
Meditando questa pagina, il messaggio è piuttosto chiaro anche per noi quando cadiamo nella tentazione di stare sempre al primo posto perché crediamo che solo in quel modo possiamo far emergere i nostri talenti, la nostra umanità. A volte pieni di superbia, orgoglio, egoismo, siamo nascosti, ma emergiamo solo ai “banchetti” di onore per essere ben visibili. Assolutamente no!Questa è ipocrisia e non fraternità o convivialità. Pensiamo chi sta all’ultimo posto, facciamolo passare avanti, e noi mettiamoci all’ultimo. Saremo ultimi su questa terra, ma primi davanti a Dio!
Questo è lo stile di vita del Cristiano, quello che vuole Dio e non l’uomo!
Buona domenica
Vostro don Arturo