Rubrica – “A contatto con il Vangelo“ – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.
Il seme della Vita | XX domenica Tempo ordinario – Anno C
25 Agosto 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,22-30)
In quel tempo, Gesù, passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro:«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!” Ma egli vi risponderà: “Voi, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori di ingiustizia!” Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi e vi sono primi che saranno ultimi».
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (Lc 13,24)
Carissimi,
Gesù in cammino verso Gerusalemme continua a passare per città e villaggi insegnando la sua Parola. Ma quell’insegnamento viene interrotto da un tale che si chiedeva non tanto su cosa fare per salvarsi, ma a quante persone potevano salvarsi.
Gesù risponde al suo solito con una simbologia: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno». L’insegnamento è chiaro. Gesù, vuol dirci che più ci facciamo piccoli su questa terra rinunciando a tutto, pur vivendo con le difficoltà e quindi la porta si restringe, più si fa larga nel suo Regno quando busseremo e saremo accolti da Lui.
Se faremo invece il contrario, allora rischiamo di essere come quei servi che il Padrone chiuderà la porta e dirà:”Voi, non so di dove siete, operatori di ingiustizia”.
Gesù, al suo banchetto vuole tutti, non fa distinzioni, non accoglie per gradi o per regole:” Vi sono ultimi che saranno primi e vi sono primi che saranno ultimi”.
In questi giorni che il Signore ci dona, abbiamo tutto il tempo per farci piccoli, ma per arrivare grandi nel suo regno.
Buona domenica
Vostro don Arturo