Nei giorni 14-15-e 16 novembre la fraternità OFS (Ordine Francescano Secolare) della Basilica – Santuario “San Francesco Antonio Fasani” di Lucera celebrerà il triduo in onore di S. Elisabetta d’Ungheria, patrona dello stesso OFS con la Santa Messa vespertina delle ore 19.00. Mentre domenica 17 p.v., sempre alle 19.00, si svolgerà la festa della Santa Patrona con la solenne Celebrazione Eucaristica e con la promessa di vita evangelica di cinque sorelle, che entreranno ufficialmente nella fraternità OFS della Basilica-Santuario.
A presiedere il triduo del 14-15 e 16 e la Solenne Celebrazione Eucaristica del 17 sarà p. Giovanni Iasi OfmConv, già Rettore della Basilica-Santuario intitolata al Padre Maestro dal 2005 al 2012 e ora di comunità a Copertino (LE).
Figlia di Andrea, re d’Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest’ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Aderì al terz’ordine francescano, all’epoca “Fratelli e Sorelle della Penitenza”, fondato e voluto da San Francesco d’Assisi. Offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235.
Sulla scia dell’esempio di Sant’Elisabetta, la fraternità OFS promuove una raccolta fondi per una coppia di coniugi francescani secolari missionari (Gac e Benedetta), impegnati in Albania Meridionale nell’evangelizzazione di quelle popolazioni.
Tale raccolta si attuerà durante le Messe del Triduo e della Festa in onore di Sant’Elisabetta d’Ungheria.