Rubrica – “A contatto con il Vangelo“ – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.
Il seme della Vita | XVI domenica Tempo ordinario – Anno C
21 Luglio 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (10, 38-42)
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
“Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”(Lc 10,42)
Carissimi,
Gesù prosegue il cammino verso Gerusalemme ma fa una sosta, anche se Luca non specifica esattamente dove Gesù si sia fermato, ma essendo ospite di Marta e di Maria le sorelle di Lazzaro, il villagio è Betania come scrive Giovanni nel suo vangelo. Gesù viene accolto come un vero ospite da Marta la quale non sa cosa fare per servire nel migliore dei modi il suo Maestro, il suo ospite d’onore. La sorella Maria invece serve il Signore ascoltando ai suoi piedi la sua parola, suscitando lo “sdegno” di Marta che chiede a Gesù di intervenire affinchè la sorella la aiuti a terminare il pranzo o ad allestire bene la casa come avevano prefissato. Entrambe servivano Gesù: una nel servizio materiale, l’altra nella contemplazione.
Gesù, invece, interviene verso Marta: «Tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Al Signore pur gradendo il servizio di Marta, la sua dedizione, non gradisce l’esteriorità, la casa allestita come se fosse un re, un pranzo eccezionale. Al Signore, interessa chi ascolta la sua parola e la mette in pratica, chi la porta agli sfiduciati o a chi ha il cuore indurito.
Chi ascolta la sua parola si cerca la parte migliore, che resta fissa e con questa risposta particolare che ha dato a Marta e “che da a noi” Gesù ci rimanda al Vangelo di due domeniche fa, quando ai discepoli ha detto:”rallegratevi che i vostri nomi sono scritti in cielo”.
Mettiamoci in ascolto della sua Parola, facciamoci un resoconto nella e con la preghiera, non dimentichiamoci del Sacramento della Riconciliazione e così quella parte migliore ci ricarica a vita.
Buona domenica
Vostro don Arturo
Buona domenica
Vostro don Arturo