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21 Novembre 2024
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Salviamo la Fortezza Sveva Angioina di Lucera

Salviamo il Castello di Lucera con'email
realizzazione siti web Lucera

Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.

Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.

E’ dovere di ogni buon cittadino di Lucera, inviare la propria segnalazione. Basta meno di un minuto. Ecco cosa fare:

Salviamo la Fortezza Sveva Angioina di Lucera

Invia a questa email:
bellezza@governo.it

Copia e Incolla il seguente testo e non dimenticare di firmarti con il tuo nome e cognome (nell’oggetto dell’email scrivi “salviamo la Fortezza Svevo Angioina di Lucera)

[infobox color=”yellow”]Il.mo signor Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Roma

Visto il bando di codesto Ministero che stanzia fondi per il risanamento di bellezze artistiche e architettoniche della nostra penisola, da cittadino mi auspico che parte degli stanziamenti siano destinati alla Fortezza svevo-angioina di Lucera e al suo risanamento e restauro. La Fortezza, dichiarata Monumento Nazionale, versa infatti in condizioni statiche e strutturali di particolare gravità. Un apposito stanziamento regionale ha previsto un intervento di risanamento del versante collinare (Monte Albano) su cui si erge il monumento. Ma occorre intervenire anche sullo stesso in misura rapida e adeguata. Il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Lucera, unitamente a molte Associazioni e Circoli culturali, organismi locali e provinciali e singoli cittadini hanno espresso preoccupazione per tale situazione. La struttura, nata come cittadella militare nel tardo Medioevo, è divenuta presto lo scrigno di testimonianze storiche e artistiche molto più antiche che partendo dal neolitico e dall’età del bronzo arrivano fino all’età moderna ed attende in gran parte una opportuna valorizzazione. L’area archeologica racchiusa entro il perimetro murario medievale è stata recentemente oggetto di ricognizioni georadar e di studi tanto dell’Istituto Storico Germanico, quanto dell’École Française de Rome.
Sono certo che codesto Ministero, anche sulla scorta delle molte segnalazioni che gli perverranno, e di concerto con le competenti Soprintendenze Archeologiche e ai Beni Architettonici, vorrà inserire questo insigne Monumento nell’elenco delle opere da salvare.
Distinti saluti.[/infobox]

Per maggiori informazioni rimandiamo al sito istituzionale:
http://www.governo.it/articolo/bellezzagovernoit/4697

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