Con il passare del tempo, nel dialetto, ma anche in italiano, si tende a non usare più determinati termini che appartenevano prevalentemente al passato e che lentamente finiscono in soffitta, come l’espressione: L’ÓGNE SPACCATE.
Circa l’origine etimologica è pertinente quella di farla derivare dal piede caprino del diavolo, ma un’altra ipotesi è quella che potrebbe provenire dalla conformazione delle unghie del maiale che sono spaccate.
Nel dialetto lucerino tale espressione è utilizzata con molti significati:
– VACE CHE L’ÓGNE SPACCATE = E’ uno che agisce con molta cautela per non essere raggirato;
– E’ RREVATE CHE L’ÓGNE SPACCATE = Quando si va risentito da una persona a chiarirsi per un torto subito;
– SEGNÒ SSÌ VVENÚTE CHE L’ÓGNE SPACCATE = La signora, d’indole avara, si presenta dal negoziante con il denaro contato e pronta pure a contrattare ulteriormente il prezzo;
– ÉJE VÚNE CHE L’ÓGNE SPACCATE = E’ una persona che agisce con intenzioni poco sincere;
– PARE CHE TÉNE L’ÓGNE SPACCATE = Chi si atteggia a individuo raffinato ed elegante, magari vantando false nobili origini, ma che ed invece sotto le mentite spoglie di un gran signore, è solo una persona con l’unghia spaccata e cioè un porco;
– TÉNE SÈMBE L’ÓGNE SPACCATE = E’ una persona che, anche se ti fa una carezza, ti ferisce.