Pillole Dialettali, per giovani e non, di detti, storie e luoghi di Lucera. SOTT’A MORTE
Il toponimo popolare “Sòtt’a morte“, secondo i più, ha come riferimento una cappella esterna alla Cattedrale, costruita sul lato via Carlo II d’Angiò nel 1603 e abbattuta nel 1890, dove aveva sede la Confraternita della Morte, «‘A cungréje d’a Morte».
Questa Confraternita, ora Arciconfraternita S. Maria della Misericordia, trasferitasi alla Chiesa del Carmine, aveva come finalità la sepoltura dei poveri di Lucera e l’accompagnamento funebre dei condannati a morte. Mentre nella cappella della chiesa demolita si celebravano i funerali dei confratelli.
Altri indicherebbero con questo toponimo la zona tra la cattedrale e l’Istituto Sant’Anna, cioè Via D’Angicourt.
Altri ancora, secondo un’ipotesi che è forse solo una supposizione, fanno derivare il toponimo dal fatto che nello spiazzo dietro la Cattedrale c’era il patibolo ove venivano giustiziati i condannati a morte dal Tribunale sito nel Palazzo De Peppo (ubicato tra Piazza Salandra – già Piazza dei Tribunali Vecchi -, l’antico Vico Quaranta e Piazzetta del Vecchio “Arréte Pedóne”), sede della Regia Udienza della Capitanata e del Molise, con annesse le carceri pubbliche.
Circa l’ubicazione del patibolo si indicano anche altri luoghi (fuori le porte medievali, a largo S. Francesco, a Porta Croce, ecc.). Probabilmente luoghi diversi in diversi tempi.
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